lunedì 9 aprile 2018

Siria, cessare il fuoco e garantire assistenza umanitaria. Subito

“I bambini e le donne vittime dell’attacco del regime siriano ieri a Duma si aggiungono agli oltre 400.000 morti causati dal conflitto che ha devastato il paese negli ultimi 7 anni”.
Maurizio Martina, segretario reggente del Partito Democratico, rilancia l’impegno dell’Unione Europea in vista della seconda Conferenza sul futuro della Siria.
Oltre 400.000 morti nel conflitto siriano
Se ricordiamo anche i 5 milioni di rifugiati che hanno cercato riparo fuori dai confini del Paese e i 6,3 milioni di sfollati interni, abbiamo di fronte a noi la nitida immagine del fallimento epocale del tentativo di risolvere questa crisi per la comunità internazionale.

“Siamo davvero così concentrati, o forse meglio confessare distratti, dai nostri problemi interni da accettare tutto questo con un vergognoso distacco. Può la spartizione del paese in zone d’influenza esterne rappresentare una soluzione giusta?”

“È tollerabile assistere impotenti agli attacchi contro quella comunità curda il cui eroismo nel combattere l’avanzata di Daesh abbiamo tutti riconosciuto e celebrato?”

Intervento diplomatico per evitare la violenza dei più forti
“Sono quasi 3 milioni i rifugiati al di sotto dei 18 anni, cosa penserà nel futuro questa generazione perduta e abbandonata di noi europei e occidentali, della nostra miopia, del nostro egoismo?”

“Se è vero che non ci può essere una soluzione militare alla crisi siriana, come afferma il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Gutierrez, allora o la politica e la diplomazia utilizzano tutti gli strumenti a disposizione per intervenire oppure sarà la violenza dei più forti a imporre la propria logica di propri interessi”.

Seconda Conferenza sul futuro della Siria
“A Bruxelles il 24 e il 25 aprile l’Alto Rappresentante dell’Unione Europea, Federica Mogherini, organizzerà la seconda Conferenza sul futuro della Siria e della regione. Parteciperanno tutti i principali protagonisti. Facciamo sentire la nostra voce perché gli appelli per il cessate il fuoco non rimangano lettera morta e perché venga garantita l’assistenza umanitaria ai milioni siriani vittime innocenti di questa tragedia senza precedenti. Subito. Lo dobbiamo a quei bambini, lo dobbiamo anche a noi stessi e alla nostra storia europea”.

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