martedì 10 aprile 2018

Maurizio Martina: “Di Maio non si illuda, il PD non si spaccherà”

Ospite di Rtl, il segretario reggente ha commentato le ultime notizie sulla politica interna e sul futuro del PD, in vista dell’Assemblea nazionale del 21 aprile prossimo

“Il 21 aprile noi ci confronteremo in maniera libera e nel pieno rispetto delle opinioni differenti. Mi sono candidato a segretario convinto che non sia un impegno che posso esaurire da solo, credo nella costruzione di una squadra, un gruppo, una collegialità”, con queste parole il segretario reggente del PD, Maurizio Martina ad Rtl lancia l’appuntamento del 21 aprile quando tutto il PD si riunirà e deciderà del suo futuro prossimo. “Sarà un passaggio di unità per ricostruire il progetto democratico, girando i territori” troppo spesso dimenticati.

Martina fa quindi l’esempio virtuoso di un circolo della periferia romana: “Penso ad esempio ai ragazzi di Laurentino 38 che organizzano nel circolo PD ripetizione gratuite per gli studenti del quartiere. Ci sono tante persone del nostro partito che si mettono a disposizione e che si impegnano nel paese. Il problema è che a volte non glielo riconosciamo neanche noi e non diciamo nemmeno grazie. Ora invece dobbiamo valorizzare questo lavoro ed estenderlo”.

Rilanciare il progetto del PD
Da queste buone pratiche quindi si parte. Anzi si riparte, consci del lavoro fatto e degli errori commessi. Di certo per farlo non si può pensare di prescindere dal Partito stesso, per questo Martina boccia l’ipotesi della nascita di un nuovo soggetto politico, stile En Marche: “Non credo che il tema sia quello di andare oltre il PD. Di tutto abbiamo bisogno tranne che di formule divisive e di ennesimi contenitori. Il tema è il rilancio del nostro progetto, non è una questione di andare indietro o di andare oltre”.
Tentato da questo ambizioso progetto, secondo i retroscenisti sarebbe Matteo Renzi che il reggente del PD definisce “un’energia per questo partito e per il Paese”. “Abbiamo lavorato insieme, continua Martina a Non stop news su su Rtl 102.5, quando si governa è chiaro che si facciano anche errori ma questo non ci far venire meno alla consapevolezza che abbiamo fatto tanto. L’energia espressa in questi anni è un valore“.

I due forni di Di Maio
Poi uno sguardo alla politica nazionale, che vede ancora in stallo l’alleanza dei vincitori senza numeri, Lega e M5S.”Se Di Maio pensa di spaccare il PD non ce la farà, il PD discute ha punti di vista differenti, ma non ci facciamo comandare da qualcuno. Quello che contesto a Di Maio è che uno possa fare il pane in due forni e rischiare di bruciare tutto: per me infatti è inaccettabile che si pensi che Lega e PD siano intercambiabili. Contano le coerenze programmatiche e di ideali. Non convince l’approccio che il prima che ci sta si governa. Non si governa così l’Italia”.
Pierluigi Diaco chiude la trasmissione con una battuta che vuole essere anche un consiglio per il reggente PD: “Faccia il dittatore artistico come Baglioni”

https://twitter.com/rtl1025/status/983604939866992640

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