sabato 16 dicembre 2017

L’avversione di Luigi Di Maio per la verità ...e per la matematica

Il candidato grillino dice di voler tagliare le pensioni d’oro e così risparmiare dodici miliardi, ma i conti non tornano

Ecco ci risiamo, Luigi Di Maio continua a spararle grosse. Questa volta sono le cosiddette pensioni d’oro a finire nel mirino del candidato grillino. A Radio anch’io il Vice presidente della Camera si esibisce nell’ennesima gaffe/bugia.
Abolire le pensioni d’oro che ci costano 12 miliardi“, una cifra così assurda difficile da credere anche per il militante pentastellato più convinto. Di Maio, quando il giornalista esprime le sue perplessità, risponde pure in modo stizzito: “Veda bene sono 12 miliardi”.
Così in molti sono andati a vedere bene e i conti, come spesso accade con il Movimento 5 Stelle non tornano. Se, come spiega Alberto Brambilla su Huffington Post, prendiamo coloro che ricevono un assegno superiore ai 5.000 euro il costo è di 1,8 miliardi di euro, meno del 10% di quanto afferma Di Maio, mentre se si abbassa l’asticella e si aboliscono le pensioni di chi prende più di 3.000 euro al mese il costo è di 9,6 miliardi.

Per raggiungere la cifra indicata dal candidato premier del M5S si dovrebbero tagliare le pensioni da 2500/2600 euro in su. E anche così fosse non si arriverebbe a quella cifra, a meno che non si vogliano portare a zero quelle pensioni. Poi c’è da porsi un’ulteriore domanda: una pensione di 2500 euro può considerarsi d’oro?
Ma perché Luigi Di Maio ha fatto questa affermazione? Per due motivi: il primo è che il tagliare le pensioni d’oro è un argomento che fa presa, il secondo è per la promessa di riportare l’età pensionabile a prima della legge Fornero. Un argomento su cui molti giocano la partita elettorale, ma su cui nessuno fa i conti in maniera corretta.
Se questo è il modo di fare i conti del Movimento 5 Stelle, in caso di una loro vittoria l’Italia si può dire veramente in una botte di ferro. Governare implica serietà, anche nelle promesse, ma questa sembra mancare al partito di Grillo.
La campagna elettorale è al via, ma già le sparate si susseguono.

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A proposito dei problemi a far di conto dei grillini, si legga anche quest'altra notizia:
LE PATACCHE DEL M5S SUL REDDITO DI CITTADINANZA

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