venerdì 19 maggio 2017

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge: vaccinarsi è obbligatorio

L'obbligatorietà dei VACCINI è da 0 a 16 anni ma si esplica in modo diverso: da 0 a 6 anni, in caso di mancato rispetto dell'obbligo, il bambino non entra a scuola, né al nido né alla materna. Dai 6 ai 16 anni scattano tutta una serie di misure per cui: bisogna presentare a scuola il certificato delle vaccinazioni avvenute o attestare di essere in lista di attesa per alcune vaccinazioni. In caso poi di mancata vaccinazione il preside o il direttore scolastico deve effettuare immediatamente la segnalazione alla Asl, la Asl deve chiamare la famiglia, dando un tot di giorni per vaccinarsi. Nel caso in cui i genitori si rifiutassero di vaccinare i figli, si applicano una serie di sanzioni molto pesanti.

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge che prevede l’obbligo delle vaccinazioni per l’iscrizione ai nidi e alle scuole materne e rigorose procedure di verifica e sanzioni per i casi di mancata vaccinazione nella scuola dell'obbligo, per salavaguardare, accanto al fondamentale diritto alla salute, il diritto all'istruzione e l'obbligo scolastico. 
Si allarga il numero di vaccini obbligatori, che passano da 4 a 12. Vengono ricompresi in questa categoria anche l’MPRV (morbillo, parotite, rosolia e varicella) e i due contro la meningite, di ceppo B e C.
Saranno previste ingenti sanzioni per i genitori degli alunni non vaccinati di scuole elementari, medie e dei primi due anni di superiore. La ministra Lorenzin ha spiegato come funzioneranno le sanzioni: “All’iscrizione presso qualunque istituto, cioè da 0 a 16 anni, bisognerà presentare il libretto vaccinale. Se non è in regola con le vaccinazioni o si è in lista di attesa, la scuola deve riferire all’Asl, questa chiama la famiglia, gli dà un tot di giorni per vaccinare. Se questo non avviene, scatterà una sanzione molto elevata. Che per chi non è in regola si ripeterà ogni anno“.
"Nello stesso momento - ha aggiunto il ministro - il direttore scolastico è tenuto a monitorare che nel plesso scolastico e nelle classi sia mantenuto 'l'effetto gregge', che ci sia dunque un'azione di immunità e di presenza di bambini vaccinati in numero congruo rispetto alla copertura". Lorenzin ha spiegato che "con questa misura si pensa di intercettare quella larga parte di genitori che non vaccinano non perché hanno convincimenti contrari, ma perché non hanno avuto la percezione del rischio e del fatto che la vaccinazione è una fatto importante di sanità individuale e collettiva".

Il premier Gentiloni intervenuto nella conferenza stampa dopo il Cdm ha precisato: “L’obbligo di vaccinarsi produrrà l’impossibilità di iscriversi al sistema scolastico zero-sei anni. Penso che il decreto sia una scelta importante e che qualifica l’attività del governo nel campo della protezione della salute. La mancanza di misure appropriate e il diffondersi di teorie antiscientifiche ha provocato un abbassamento dal punto di vista della protezione. Non si tratta di uno stato di emergenza ma di una preoccupazione alla quale il governo intende rispondere”.

Contro questa norma, giusta, necessaria e di buon senso, si è schieratia una associazione di consumatori, il Codacons, che giudica il decreto sui Vaccini "palesemente incostituzionale e, pertanto, verrà impugnato dall'associazione al fine di ottenerne l'annullamento presso la Consulta".
Incredibile, veramente incredibile la motivazione. Secondo Codacons i decreto non sarebbe un atto a tutela delle salute pubblica e, in particolare, dei bambini, ma "un regalo alla lobby dei farmaci grazie all'estensione dei Vaccini obbligatori".
Robe da matti!

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