sabato 4 febbraio 2017

Emilia-Romagna locomotiva del Paese: nel 2016, Pil +1,4% e disoccupazione che scende al 6,9%

I dati Prometeia-Unioncamere: 47mila nuovi occupati. Il presidente Bonaccini: "Regione leader in Italia. Il Patto per il lavoro funziona"

Con una crescita del PIL ben oltre il dato nazionale dello 0,9%, a livello di Francia e Germania, la Regione Emilia-Romagna è prima in Italia davanti a Lombardia (+1,3%) e Veneto (+1,2%).  E la disoccupazione regionale con 47mila nuovi occupati in un anno scende al 6,9%, il valore più basso tra tutte le Regioni italiane, dietro solo a Trento e Bolzano.
Sono i dati sull’andamento dell’economia dell’Emilia-Romagna nel 2016 diffusi da Prometeia e Unioncamere regionale.
“Sono numeri che confermano l’Emilia-Romagna quale regione leader nel Paese" afferma il Presidente della Regione, Stefano Bonaccini. "Nessuno pensava potessimo ridurre la disoccupazione di 2 punti percentuali nei primi due anni della legislatura, creando quasi 50mila nuovi posti lavoro solo negli ultimi 12 mesi. Una crescita dell’economia regionale che dimostra l’efficacia del Patto per il lavoro, grazie al quale con enti locali, imprese, sindacati, università e associazioni portiamo avanti azioni condivise che puntano a un obiettivo: creare sviluppo e occupazione, la nostra priorità. Una strada, quella del fare rete - chiude il presidente della Giunta regionale - che, consapevoli e orgogliosi della nostra forza, intendiamo seguire con ancora più convinzione, per creare opportunità di lavoro per chi ancora non ce l’ha e per aprire ancora di più l’Emilia-Romagna al mondo, attraendo persone, saperi e investimenti, altro che muri”.

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