venerdì 30 ottobre 2009

Lo scudo fiscale? E' la peggiore delle amnistie


di Milena Barzaglia

Ogni giorno che passa ed ogni circolare che esce mi rendo conto della pericolosità dello strumento “scudo fiscale”.
Partendo dal presupposto che il gettito raccolto dallo scudo (si parla di 3-5 miliardi di euro) è una tantum e non potrà finanziare interventi permanenti, il mio timore è comunque che i capitali rientrati grazie allo scudo non appartengano a piccoli evasori intenzionati a ri-finanziare la propria impresa in difficoltà ma provengano invece da grandi organizzazioni mafiose che ottengono così denaro pulito per le loro attività economiche, compresa l'acquisizione di imprese in difficoltà. Ma entriamo nel dettaglio: (...continua)

Il Governo ha deciso: nella Legge finanziaria 2010 neanche un soldo per le assicurazioni degli agricoltori. E niente per 2008 e 2009. Ma non basta...


Con la Legge Finanziaria 2010, l’agricoltura subirà un significativo aggravio del carico fiscale e contributivo. Lo denuncia la sen. Colomba Mongiello (PD) nel suo intervento in Commissione Bilancio del Senato, convocata per l’esame della legge finanziaria.
E gli effetti sull’economia agricola di Comuni come il nostro sono pesanti: c’è un taglio generalizzato e pesante delle risorse, vengono cancellate le agevolazioni fiscali sulle accise del gasolio, per le coltivazioni in serra e per l’acquisto e la rivalutazione dei terreni agricoli, con un onere aggiuntivo per le imprese di oltre 150 milioni all’anno, vengono cancellate le agevolazioni contributive per le imprese agricole delle aree montane e svantaggiate (l’onere aggiuntivo per le imprese è di 205 milioni di euro), e viene annullato l’intervento dello Stato sulle assicurazione agevolate. E, a proposito di assicurazioni, malgrado le promesse e i proclami del Governo e del Ministro Zaia, non c’è un soldo per il rifinanziamento del Fondo di solidarietà nazionale.
Nella stessa occasione, il PD ha presentato delle proposte di emendamenti, nel tentativo di introdurre dei correttivi alla manovra. In particolare:
• Rifinanziamento del Fondo di solidarietà nazionale e copertura del pregresso 2008 e 2009;
• Proroga per il 2010 delle agevolazioni contributive agricole in zone svantaggiate e montane;
• Rifinanziamento del Fondo per l’imprenditoria giovanile in agricoltura;
• Estensione del credito d’imposta per gli investimenti in agricoltura (compresi macchinari e attrezzature agricole) a tutto il territorio nazionale;
• Proroga delle agevolazioni per il gasolio agricolo;
• Misure di sostegno al lavoro in agricoltura tra cui incentivi per nuove assunzioni;
• Rifinanziamento del Piano irriguo nazionale.

La lezione delle primarie


di Giacomo Giacometti
Da iscritto al Partito mi sento sollecitato a scrivere un commento sulle elezioni primarie del Partito Democratico svoltesi per eleggere i Segretari Nazionale e Regionale.
In primo luogo credo si debba rilevare che si sia ancora una volta confermata la validità dello strumento delle “primarie” per scegliere dirigenti locali e nazionali.
Si dice che ci sia bisogno di qualche aggiustamento regolamentare, ma l’ “Istituto” va confermato, valorizzato e difeso nei confronti di chi vorrebbe renderlo solo di carattere straordinario e limitato a poche occasioni.
Mi pare di avere colto anche a Casola, non solo tra i votanti, un largo consenso anziché commenti che considerassero la votazione un fastidioso rito.
Del resto, anche da noi, la partecipazione non è stata scarsa .Ogni paragone con altre primarie che avevano registrato più partecipanti al voto, sembra essere improprio. Le precedenti “primarie” furono promosse su basi ed in condizioni diverse che sollecitavano anche una più alta partecipazione di elettori.
Prendiamo invece questo risultato come eccellente ed usiamolo anche come tappa importante della crescita di un partito locale aperto, plurale, moderno, attento alle persone, alle famiglie, al lavoro.

giovedì 29 ottobre 2009

Finanziaria: a rischio il 5 per mille. "Affossato da Pdl e Lega"

19 milioni di contribuenti lo avevano devoluto con l'ultima denuncia dei redditi.
Per le associazioni di volontariato era una garanzia, per i 19 milioni di contribuenti che nell'ultima denuncia dei redditi avevano scelto di devolverlo una possibilità d'investire sulla ricerca o di sostenere i progetti in cui credevano. Eppure il 5 per mille è stato affossato. ''Colpa di Pdl e Lega nord'', denuncia il senatore del Pd Giuliano Barbolini, capogruppo in commissione Finanze. "E' un paradosso, la misura era stata voluta dallo stesso Tremonti", fa notare Legambiente. Barbolini spiega: ''Oggi nel corso della votazione della Finanziaria 2010 nelle Commissioni competenti la maggioranza ha votato contro i nostri emendamenti sul cinque per mille. Sia su quello che riprende i contenuti del Ddl che istituisce la misura 'a regime' fermo in Commissione da molti mesi, sia su quello che avrebbe ripristinato la copertura finanziaria per gli anni 2010, 2011 e 2012''. ''La maggioranza ha affossato una misura di grande valore etico, tesa a favorire un tessuto sociale solidale che offre servizi attraverso associazioni di volontariato, no profit, ricerca, ambientaliste. Con evidente difficoltà e imbarazzo - spiega Barbolini -, Pdl e Lega hanno rinviato ogni finanziamento per il 5 per mille a quando il governo disporrà delle risorse necessarie. Non vorrei che questa disponibilità derivasse dallo scudo fiscale. Oggi il mondo dell'associazionismo e del volontariato è stato deluso. Spero che per quando la Finanziaria arriverà in aula il governo e la sua maggioranza abbiano cambiato idea. Il Pd - conclude Barbolini - ripresenterà gli stessi emendamenti a sostegno della misura oggi bocciati dalla maggioranza''. Legambiente parla di paradosso perché "invece di essere stabilizzato il 5 per mille sparisce, danneggiando pesantemente le associazioni e frustrando i buoni propositi di tutti quei cittadini che avevano visto in questo strumento un mezzo utile per sostenere pezzi importanti del volontariato sociale e della ricerca, perennemente a corto di finanziamenti".
Forse ora capiamo perchè - anche a Casola Valsenio - una certa parte politica (PDL!!!) giudica ipocrita e compiacente chiunque spenda parole a favore dell'associazionismo e del volontariato...Bastava essere più chiari e fare meno giri di parole...

IVA e Tariffa rifiuti: il PD diffonde un volantino


Sull'esclusione del pagamento dell'IVA dalla tariffa dei rifiuti e sul rimborso dell'IVA pagata, il Circolo PD di Casola Valsenio ha diffuso un volantino, che pubblichiamo:

Il Governo deve restituire l’IVA applicata alla tariffa dei rifiuti (TIA)
Lo ha deciso la Corte costituzionale con la sentenza n. 250/2009


La Corte costituzionale ha stabilito che anche la Tariffa rifiuti (TIA), come la vecchia Tassa per i rifiuti solidi urbani (TARSU), è da considerare come un “tributo” e quindi, come tale, non assoggettabile al pagamento dell’IVA. Questa decisione, inoltre, ha effetto retroattivo e implica che l’IVA pagata dagli utenti debba essere restituita a partire da quando la tassa comunale per i rifiuti (TARSU), in 1.300 Comuni, è stata sostituita dalla tariffa (TIA): a Casola Valsenio la decorrenza è dal 1 gennaio 2000.
Ora, però, perché la sentenza della Corte abbia effetto serve un intervento legislativo che preveda come debba avvenire la restituzione dell’IVA indebitamente pagata e che dia disposizione ai gestori (nel nostro caso HERA) di non applicare più, nella bolletta dei rifiuti, l’IVA al 10%.

HERA, infatti, opera come sostituto d’imposta, riscuote l’IVA per conto dello Stato e riversa allo Stato, alle casse dell’erario, quanto riscosso.

Sollecitiamo quindi la rapida approvazione di un provvedimento di legge che riconosca ai cittadini ciò che gli spetta.

Chiediamo inoltre, al Governo, che non tenti di aggirare o di vanificare la decisione della Corte costituzionale con degli artifici normativi.

Risulta infatti che il PdL abbia presentato in Commissione bilancio del Senato, un emendamento al D.L. 135/2009, per applicare alla tariffa una addizionale del 10% (addizionale ex ECA) in sostituzione dell’IVA che non può più essere fatta pagare.
Sarebbe una beffa!

Sull’argomento, che riguarda i redditi delle famiglie per le quali l’IVA è un costo, proporremo un ordine del giorno in Consiglio comunale da inoltrare al Governo e al Ministero delle Finanze.

mercoledì 28 ottobre 2009

Il Sindaco parla dei primi mesi alla guida dell'Amministrazione comunale...


Il sito del gruppo "Uniti per Casola" pubblica una conversazione con il Sindaco Nicola Iseppi, a poco più di quattro mesi dalle elezioni e dall'insediamento del Consiglio comunale e della Giunta.
E' l'occasione per fare il punto sull'attività svolta e sui prossimi programmi e iniziative che più direttamente impegneranno l'Amministrazione comunale casolana guidata dal Sindaco Iseppi.

Bersani: priorità lavoro e lotta al precariato

Pierluigi Bersani, il neo segretario del PD, ha subito tracciato le nuove priorità dell'azione politica del Partito Democratico: lavoro e lotta al precariato.
Dopo qualche annuncio fumoso giunto da destra qualche giorno addietro (ammissione di responsabilità??!), contraddittorio e comunque subito contraddetto, è giunto il momento che la politica si occupi seriamente di una spina sociale e generazionale che ha assunto enormi proporzioni. E Bersani ne ha le giuste capacità e competenze. Ma chi e quanti sono i precari in Italia?
Sono oltre 3,5 milioni di persone, e in maggioranza sono donne (58,7%), i precari in Italia. Questo esercito di lavoratori instabili e' presente soprattutto nelle regioni del Sud e trova occupazione prevalentemente nei servizi pubblici, negli alberghi, nei ristoranti e nell'agricoltura. Lo afferma un'indagine della Cgia di Mestre.
A sorpresa, sono coloro che non hanno nessun titolo di studio a presentare l'incidenza percentuale piu' elevata per titolo di studio. Nell'identikit del precario italiano la Cgia inserisce i dipendenti a termine involontari, i dipendenti part time involontari, i collaboratori che presentano contemporaneamente tre vincoli di subordinazione e i liberi professionisti e lavoratori in proprio - le cosiddette Partite Iva - che presentano contemporaneamente tre vincoli di subordinazione.
E' la Calabria, con il 23,3%, a presentare il valore piu' alto se viene preso come indicatore l'incidenza percentuale dei precari sul totale degli occupati presenti in ciascuna Regione. Seguono la Sicilia (22,1%), la Sardegna (21,3%), la Puglia (19,5%) e la Basilicata (17,2%). Chiude la classifica la Lombardia che, nonostante registri in termini assoluti il numero piu' elevato, presenta la percentuale piu' bassa sul totale degli occupati: 12%.
Tra i settori produttivi piu' investiti dalla precarieta' al primo posto troviamo i servizi pubblici e sociali (28,1%), gli alberghi e i ristoranti (25,9%) e l'agricoltura (24,6%). Chiude l'intermediazione monetaria con l'8,9%.
Infine, l'incidenza percentuale dei lavoratori precari per titolo di studio sul totale degli occupati vede i senza titolo toccare la percentuale del 20%. Seguono coloro che hanno la laurea (15,3%), la licenza media (15%), il diploma superiore (15%), la licenza elementare (14,9%) e quindi i post laurea (14,3%). (Fonte Ansa).

martedì 27 ottobre 2009

Bersani segretario: "Un PD di opposizione e di alternativa"

Nella sua prima conferenza stampa annuncia: "Costruirò il partito, sono orgoglioso di farlo. Questa è una grande vittoria di tutti, elettori e militanti e con Dario e Ignazio lavoreremo assieme, sarà un lavoro di squadra. Voglio rivolgere una parola di amicizia e rispetto per Franceschini e Marino, lavoreremo insieme per il nostro partito. Voglio ringraziare Dario Franceschini che mi ha telefonato riconoscendo il risultato delle primarie". E a chi tra i giornalisti si chiede se sarà così solo fino al sette novembre, giorno dell'Assemblea del PD, sembra rispondere poco dopo: "Sarà partito senza padroni, non di un uomo solo, ma un collettivo di protagonisti, il Pd è un partito senza padrone. Farò il leader a modo mio, il PD non sarà di un uomo solo. Un grande partito popolare è un collettivo di protagonisti e questa sarà la chiave del mio lavoro". Bersani sottolinea un passaggio importante che prefugura la sua linea: "Preferisco che il Pd si definisca un partito dell'alternativa piuttosto che dell'opposizione, perché l'alternativa comprende anche l'opposizione ma non sempre è vero il contrario, e stare in un angolo a urlare non porta a nulla".

(leggi il resto dell'articolo e guarda il video della conferenza stampa nel sito nazionale del PD).

lunedì 26 ottobre 2009

Stefano Bonaccini è il nuovo Segretario regionale del PD


Bologna - Si è completata con l’inserimento degli ultimi seggi ancora mancanti, la raccolta dei risultati dello scrutinio dei voti per l’elezione del Segretario nazionale e del Segretario regionale del PD. Il risultato regionale e dei singoli collegi, verrà ufficializzato dalla Commissione regionale per le Primarie, convocata oggi, 26 ottobre, alle ore 17.00.
Fin da ora si può anticipare che Stefano Bonaccini è il nuovo segretario regionale del PD dell’Emilia-Romagna, con 194.625 voti, pari al 50,83%. Gli altri candidati, Mariangela Bastico e Thomas Casadei hanno ottenuto, rispettivamente, 141.512 voti (36,96%) e 46.768 (12,21%).
Per l’elezione dell’Assemblea regionale la lista che sostiene Stefano Bonaccini ottiene il 51,2% dei delegati, mentre le due liste di sostegno alla Bastico ottengono il 36,50% dei delegati (29.30% la lista “Democratici con Dario Franceschini” e 7,20% “Con Debora Serracchiani semplicemente democratici per Franceschini”). La lista di sostegno a Thomas Casadei elegge il 12,30% dei delegati.

Il ringraziamento alle elettrici e agli elettori del PD di Casola Valsenio

Voglio ringraziare – a nome mio e del Comitato direttivo tutto – le elettrici e gli elettori del Partito Democratico di Casola Valsenio che hanno partecipato con il loro voto alle elezioni primarie. E’ stata una bella prova di democrazia, una giornata di festa, che ha concluso un percorso congressuale durato oltre due mesi. Un percorso partecipato ed aperto, che ha rafforzato il forte ruolo democratico del nostro partito all’interno della società italiana con un dibattito vero ed acceso, dove la politica è tornata indiscussa protagonista. Una prova di continuità senza precedenti nella storia repubblicana italiana, che – oltre all’intensa volontà degli elettori di essere protagonisti nella scelta dell’indirizzo politico e della classe dirigente – ha evidenziato la forte e capillare capacità organizzativa del PD. Desidero pertanto rendere merito ai volontari che hanno permesso, anche a Casola Valsenio, il regolare svolgimento delle operazioni di voto e di scrutinio. Dobbiamo essere orgogliosi di questo, perché dimostriamo sempre più di essere coerenti interpreti del nome che rappresentiamo e del messaggio che diffondiamo. Stiamo costruendo il Partito Democratico per guardare al futuro con solide radici, e queste giornate ne sono tangibile testimonianza.
Grazie.
PD Casola Valsenio
Il segretario
Massimo Barzaglia

domenica 25 ottobre 2009

Primarie PD Casola Valsenio. I dati ufficiali

Pubblichiamo i dati ufficiali del seggio di Casola Valsenio. I votanti sono stati 215.
Nel voto per il segreterio nazionale si è registrata una netta affermazione di Pierluigi Bersani, forte dei 147 voti ottenuti (69%).
Tra i candidati a segretario regionale è stato Stefano Bonaccini, a registrare il migliore risultato, con 135 voti (65%). Di seguito i dati completi.




Oggi le elezioni primarie del PD

E' stato aperto alle ore 7 - come in tutta Italia - il seggio di Casola Valsenio nel centro polivalente "Vecchi Magazzini". Il seggio resterà aperto fino alle ore 20. Seguiranno poi le operazioni di scrutinio, i cui risultati saranno resi noti in questo sito appena terminate le operazioni stesse.

Affluenza alle urne
Ore 12 - 92 votanti
Ore 15 - 113 votanti
Ore 17 - 157 votanti
Riccardo Isola
Presidente del seggio primarie PD di Casola Valsenio

sabato 24 ottobre 2009

Si avvicinano le elezioni regionali, …e (sull'IRAP) ricomincia a spararle grosse


Sapete quanto vale l'IRAP(*) ?: vale 40 miliardi di euro ogni anno.
E sapete a cosa serve? A finanziare la spesa sanitaria delle Regioni, i servizi e le strutture per la salute dei cittadini. Berlusconi - con una disinvoltura inquietante - dice di volerla abolire. Qualcuno dei suoi, si è affrettato a dire che, però, non avverrà subito, che lo si farà compatibilmente alle condizioni di bilancio...
Bene, prendiamolo in parola, questo "miglior statista degli ultimi 150 anni". Proviamo a immaginare se, improvvisamente, la tassa venisse abolita,cosa succederebbe. Chi pagherebbe la sanità, l'assistenza ospedaliera, i servizi di cura e le strutture sanitarie? Chi provvederebbe agli anziani, ai più bisognosi, ai più deboli, agli indigenti (i n d i g e n t i !) che non hanno soldi per pagarsi le cure?
Tremonti lo sa bene, che i soldi per una simile "sparata" non ci sono, che una simile decisione è incompatibile con le condizioni di bilancio. E non a caso si è infuriato. Ma Berlusconi lo dice, come se fosse un qualunque avventore da bar, e non il Presidente del Consiglio italiano.
Ma più di lui, dobbiamo infuriarci noi.
Sulla rete è apparso questo efficace commento:
"Eliminare le tasse tagliando i servizi significa attaccare i piu' deboli, quelli che li utilizzano a partire dalla sanita', trasporti e cosi' via. Il governo Prodi l'aveva limata con la riduzione del cuneo fiscale e non dobbiamo dimenticare che l' Irap é una imposta che sostituisce 7 vecchie tasse eliminate da Visco. Qui si gioca al massacro sulla pelle della gente, anche quella che é inconsapevole ed abbocca alla propaganda. O il governo ci dice come intende coprire il buco o il prezzo più alto dell'ennesimo delirio del Sultano contro le tasse lo pagheranno gli ultimi, i piu' indifesi. Gli ammalati, gli anziani, i pendolari e tutti quelli che sopravvivono grazie ai servizi, buoni o cattivi, forniti dalle regioni".
Ecco, dobbiamo ritrovare forza e fiducia per reagire a questo delirio, a questo intollerabile modo di governare, dove tutto è piegato alle esigenze di una sola persona.
(*) L'Imposta regionale sulle attività produttive, è stata istituita con il "Decreto legislativo" 15 dicembre 1997 n.446. Con la sua istituzione sono stati soppressi l'Ilor (Imposta locale sui redditi), l’Iciap, l’imposta sul patrimonio netto delle imprese, la tassa di concessione governativa sulla partita IVA, il contributo per il servizio sanitario nazionale (tassa della salute), i contributi per l'assicurazione obbligatoria contro la tubercolosi, il contributo per l'assistenza di malattia ai pensionati, la tassa di concessione comunale e la Tosap.

Conoscete la senatrice Bonfrisco?


A proposito di IVA, di tariffa rifiuti e di ...coerenza

Certamente nessuno di voi conosce la senatrice Anna Cinzia Bonfrisco, ma tenete a mente questo nome. Veniamo allora all’argomento di questo post: l’IVA che ognuno di noi paga sulla bolletta dei rifiuti, quella che in gergo tecnico si chiama TIA, tariffa di igiene ambientale.
La TIA, introdotta a Casola Valsenio nel 2000 e così in altri 1.300 Comuni, ha sostituito la vecchia TARSU (Tassa comunale per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani).
Sulla TARSU, in quanto “tassa”, non era applicata l’IVA, mentre sulla TIA, in quanto “tariffa”, era ed è applicata l’IVA (Imposta sul valore aggiunto) al 10%, che viene versata dagli utenti del servizio quando pagano la bolletta emessa da HERA, il gestore del servizio della raccolta dei rifiuti.
HERA, in questo caso, funziona da sostituto d’imposta: riscuote l’IVA per conto dell’erario e la riversa alle casse dell’erario, dello Stato.
Con la sentenza n. 250 del 24 luglio 2009, la Corte costituzionale ha stabilito che la TIA, pur essendo una “tariffa”, va considerata come un “tributo”, e quindi non assoggettabile al pagamento dell’IVA.
Tale pronunciamento ha dato spunto a utenti e associazioni di categoria per richiedere al gestore (nel caso nostro HERA) la sospensione dell’applicazione dell’IVA alla tariffa dei rifiuti e il rimborso delle quote degli anni precedenti.
A questa richiesta si è unito anche il PdL, che inoltre ha messo a disposizione i moduli da compilare e da inoltrare per chiedere il rimborso dell’IVA. “HERA - tuona minaccioso il PdL – smetta di inserire l’IVA nelle bollette”.
E’ noto come, in questi casi, siano necessari dei chiarimenti normativi da parte del legislatore che rendano applicabile, nel concreto, la sentenza della Corte costituzionale.
Tant’é che il legislatore si sta dando da fare.
E’ stato recentemente presentato un emendamento al disegno di legge di conversione del D.L. n. 135/2009, attualmente in discussione nella Commissione Bilancio del Senato che, partendo dal presupposto che alla TIA (Tariffa rifiuti) è stata riconosciuta la natura tributaria propone di applicare alla medesima TIA l’addizionale ex ECA nella misura del 10% che era applicata alla vecchia TARSU (Tassa comunale rifiuti).
In sostanza, se la Corte costituzionale dice che l’IVA al 10% va tolta, con l’emendamento presentato in Senato si propone di reintrodurla come “ex addizionale ECA”. Cambia il nome ma resta la sostanza: l’utente continua a pagare una bolletta maggiorata del 10%. E continua a pagarla non a HERA, ma all’erario, allo Stato.
Bene. Sapete chi è l’autore di quell’emendamento? E’ la senatrice Anna Cinzia Bonfrisco.
E a quale gruppo politico può appartenere una persona così attenta a evitare che si riduca la pressione fiscale sui cittadini? Appartiene al PdL.
Sì, proprio al PdL, lo stesso partito che da noi organizza la campagna per i rimborsi dell’IVA sulla bolletta dei rifiuti, e che – dalla viva voce del suo Presidente, Silvio Berlusconi – ha annunciato, niente meno, l’abolizione dell’IRAP!
Sì, compiliamo i moduli per la richiesta del rimborso dell’IVA, e mandiamoli alla senatrice Bonfrisco.
Per l’IRAP c’è tempo.

venerdì 23 ottobre 2009

Lo scambio


Le regioni del Nord in cambio della prescrizione di Berlusconi

"...la Lega aumenta il prezzo del suo sostegno al Governo, in vista delle elezioni regionali del marzo 2010", scrivevamo su questo blog nell'agosto scorso a proposito dell'offensiva lanciata da Bossi su dialetti, inno nazionale, gabbie salariali. E concludevamo con una domanda: "Per quante presidenze di Regione del nord in cambio?"
Ecco, siamo a quel punto. Ma è cambiata la merce di scambio: sul piatto c'è il "pacchetto giustizia" messo a punto da Nicolò Ghedini, deputato PdL e avvocato di Silvio Berlusconi. Sembrava facile: io Umberto ti assicuro l'appoggio sulla "leggina" che ti interessa, tu Silvio mi lasci il Piemonte e il Veneto per le elezioni regionali di marzo. Poi si è messo di mezzo Fini, poi Galan ha annunciato che non intende rinunciare alla Presidenza del Veneto, poi Lega e AN (PdL?) hanno preso a far scintille. Poi qualcuno ha sussurrato all'orecchio di Bossi che la "leggina" escogitata da Ghedini somiglia a una amnistia mascherata. La norma che Ghedini ha inviato in bozza al ministero di Alfano e che servirebbe a parare gli effetti della bocciatura del Lodo Alfano, modifica i tempi di prescrizione in modo tutt'altro che lieve: il reato di corruzione - quello di cui è accusato Berlusconi nel processo Mills - si prescriverebbe in otto anni. Il volto legalitario della Lega Nord, quello che fa bandiera del reato di clandestinità, ne uscirebbe pallido.
Bossi allora alza la posta (..."Tremonti lo proteggo io!") e intanto nel Nord-Est si allarga la fronda e aumenta l'insofferenza per "lo scambio", che sottarrebbe al PdL - in caso di vittoria del centrodestra - una regione chiave come il Veneto.
Si attendono le prossime richieste, la partita è aperta.

Scricchiolii 5


23 ottobre 2009, ore 14.44
Slitta a data da destinarsi il Consiglio dei ministri previsto per le 12 perché Berlusconi è rimasto bloccato in Russia dal maltempo. All'ordine del giorno del Consiglio dei ministri c'era la riforma dell'Università. Ma si parlava anche di un possibile incontro di chiarimento tra il premier e Tremonti. Tra Berlusconi e il ministro dell'Economia sarebbero sorti dei dissensi sulla riduzione dell'Irap per la tenuta dei conti pubblici. Per alcuni giornali Tremonti penserebbe anche alle dimissioni.

23 ottobre 2009, ore 14.44
Bossi torna a difendere il ministro dell'Economia. "C'è un tentativo di fare fuori Tremonti, ma io lo proteggo", dice il segretario della Lega Nord ad un giornalista dell'Ansa. Tremonti stamattina non si è recato a Palazzo Chigi, per la riunione del Consiglio dei ministri poi slittata a data da destinarsi. Il ministro dell'Economia sarebbe determinato a difendere la linea del rigore sui conti pubblici, di qui le divergenze con Berlusconi sulla proposta di ridurre l'Irap. Si parla di un incontro di chiarimento fra i due.

Scuola, la Camera approva la proposta PD: i professori in graduatoria potranno essere assunti


Ecco chi è davvero per i lavoratori a tempo indeterminato.

Approvata la proposta PD a tutela dei precari. E' stata varata dalla Camera la nuova versione dell'emendamento al DL tutela precari riguardante la possibilita' di trasformare i contratti a tempo determinato in tempo indeterminato sulla base delle graduatorie ad esaurimento. Una modifica approvata all'unanimità mentre il testo iniziale del decreto del governo precludeva a chi era nelle graduatorie la maturazione di anzianità per l'immissione in ruolo. La vicepresidente dei deputati PD, Marina Sereni fa un bilancio: "Abbiamo condotto una battaglia contro l’insicurezza a vita dei precari e la modifica del comma 1 del decreto è una vittoria dell’opposizione, ma soprattutto un atto di giustizia verso chi, da anni, si occupa della scuola e dell’educazione dei nostri figli. Il governo è stato costretto a fare marcia indietro su una norma che avrebbe impedito che l’occupazione di questi lavoratori a tempo determinato si trasformasse in indeterminato. Ora si apre uno spiraglio con la possibilità dei precari di entrare nelle graduatorie ad esaurimento. Questo dimostra che, se il governo rinuncia alla fiducia, in Parlamento le leggi possono essere migliorate con il contributo di tutti. Resta comunque un giudizio complessivamente negativo sulla politica della scuola di questo governo fatta di tagli e di riduzione delle risorse”.
Soddisfatto l'ex ministro dell'Istruzione, Giuseppe Fioroni: "Con questo emendamento il Parlamento sventa il tentativo di scippare i diritti dei precari".

giovedì 22 ottobre 2009

Caronna: "Piena solidarietà e sostegno del PD E-R a Vasco Errani"


Non è una novità, anzi è ormai una regola consolidata, che i mezzi d’informazione del Presidente del Consiglio, tra i quali si distingue per faziosità Il Giornale, usino nella lotta politica nei confronti degli avversari l’arma della denigrazione e dell’insulto. Per cui - afferma il Segretario regionale del PD, Salvatore Caronna (nella foto) - non c’è da sorprendersi che, in vista delle prossime elezioni regionali, il centrodestra, non avendo altri argomenti, si scateni in una campagna di illazioni senza nessun fondamento nei confronti di chi ritiene un ostacolo difficile da superare. Bene ha fatto Vasco Errani a reagire a questa vera e propria aggressione usando le sedi competenti. Voglio esprimergli, a mio nome e di tutto il Partito Democratico dell’Emilia-Romagna, la piena solidarietà e il nostro sostegno".

Sulle accuse del "Giornale" il Presidente Errani ha contattato la Procura e informato i capigruppo

In riferimento all'articolo pubblicato sabato 17 ottobre su "Il Giornale" - quotidiano della famiglia Berlusconi, quella del Presidente del Consiglio e capo del PdL, e diretto da Vittorio Feltri (nella foto) - che lo accusa di avere aiutato la Cooperativa Terremerse, di cui è presidente il fratello Giovanni, con l'erogazione nel 2006 di un finanziamento di 1 milione di euro proveniente dal precedente Programma di sviluppo rurale, il Presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
"Come ho dichiarato pubblicamente sabato scorso in relazione all’attacco promosso dal "Giornale" contro la mia persona e avendo piena coscienza della correttezza dell’operato mio e della mia Amministrazione, ho già provveduto nella giornata di oggi (lunedì 19 ottobre - ndr) a prendere contatto con gli Uffici della Procura della Repubblica di Bologna. In questo senso ho dato la mia piena disponibilità e concordato di trasmettere alla Procura, nelle prossime ore, la documentazione relativa a tutti gli atti e procedure relative al caso sollevato dall’articolo del "Giornale". Tutto ciò nel massimo rispetto delle competenze e delle prerogative della Magistratura”.
Sullo stesso argomento il Presidente Errani ha incontrato la Conferenza dei capigruppo dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna.

Lettera di Fassino agli elettori PD per il voto a Franceschini

di Piero Fassino

"Il 25 ottobre si svolgeranno le consultazioni primarie per eleggere il Segretario nazionale del PD.
Oltre 10.000 seggi saranno allestiti in tutta Italia e potranno votare tutti coloro che si riconoscono nel Partito Democratico: iscritti, elettori (anche non iscritti) e simpatizzanti.
Potranno votare anche tutti i giovani con più di 16 anni, immigrati ed extracomunitari con regolare permesso di soggiorno.
Sin dal primo momento ho sostenuto con convinzione la candidatura di Dario Franceschini: perché è Segretario del PD da soli sette mesi, un tempo troppo breve per cambiare un leader; perché pur in un tempo così breve ha dimostrato di saper fare il Segretario e di avere doti di leader; soprattutto perché Dario meglio di tutti rappresenta quel Partito Democratico giovane, nuovo, plurale che abbiamo fondato per avere finalmente una “casa comune dei riformisti” e superare le divisioni del passato.
Ho scelto di sostenere Dario perché va evitato in ogni modo l’errore di trasformare l’elezione del segretario del Partito Democratico in una competizione tra ex DS ed ex Margherita.
Abbiamo voluto e fondato il Partito Democratico proprio per fondere, mescolare, unire le diverse culture progressiste italiane in un progetto unitario che vada oltre le appartenenze di origine di ciascuno di noi, per scrivere e narrare insieme una storia nuova in cui tanti italiani possano riconoscersi.
E garantire che il PD abbia un profilo largo, plurale ed aperto, e la condizione per ottenere un consenso elettorale ampio che consenta al PD di sfidare Berlusconi e di riportare il centrosinistra alla guida dell’Italia .
Per questo votare Dario Franceschini e farlo votare è la scelta giusta per l’Italia, giusta per il Partito Democratico, giusta per le speranze di ciascuno di noi".

mercoledì 21 ottobre 2009

La lettera di Bersani e Bonaccini agli elettori del Pd


Care democratiche, cari democratici,
il prossimo 25 ottobre ci saranno le elezioni per eleggere il nuovo segretario del Partito Democratico. E' per tutti noi, che abbiamo a cuore l'Italia, un appuntamento fondamentale per rafforzare la democrazia del Paese. Una grande e convinta partecipazione sarà la migliore risposta alla volontà della destra berlusconiana di sfigurare il volto democratico della società civile. Volontà che si manifesta ogni giorno ignorando i bisogni reali dei cittadini, fingendo che la crisi sia passata, calpestano il diritto ad una informazione libera, costringendo il Parlamento a subire le decisioni imposte dal governo, premiando i disonesti e mortificando chi le leggi le rispetta.
Con il nostro voto contribuiremo al rilancio del Partito Democratico, dopo la grande partecipazione degli iscritti in ogni luogo del Paese. Le Primarie saranno il suggello finale di questo cammino di condivisione. Essere in tanti il 25 ottobre significa dare al PD energie nuove e suscitare una speranza nuova nel paese.
Per questo la partecipazione alle primarie e il nostro voto saranno decisivi. Insieme potremo adoperarci per il cambiamento. Sostenere il rinnovamento e il rafforzamento del PD significa creare un'alternativa al governo berlusconiano in grado di riportare al centro dell'azione politica le aspettative e le esigenze delle persone e non gli interessi di pochi.
Abbiamo bisogno di buona politica, onesta e responsabile; di un partito radicato tra la gente; di democrazia reale e non mediatica; di una credibile alternativa alla destra.
Abbiamo bisogno di un Partito Democratico più solido e forte.

Pier Luigi Bersani

Stefano Bonaccini

Commenti e imprecisioni


di Giorgio Sagrini

Dal sito della destra casolana c’è chi – sempre nascondendosi dietro l’anonimato - polemizza con noi per la pretesa (?!) di non voler pubblicare sul nostro blog i commenti anonimi. Ovviamente non possiamo che ribadire questa nostra posizione.
L’ anonimo polemista, ce ne dispiace per lui, dovrà farsene una ragione.
E Fabio Piolanti, rispondendo piccato a un altro commentatore anonimo che gli ha fatto osservare di avere scritto l’”ennesimo svarione”, se la prende …con i “comunisti”: “almeno io – afferma - i miei errori li dichiaro immediatamente e pubblicamente. Non ho mai sentito uno di voi, una sola volta, fare altrettanto. E' proprio questa la differenza tra un comunista e un liberale”.
Detto che mi piacerebbe sapere chi sarebbe …il liberale, debbo correggere Piolanti.
La capacità di riconoscere errori o imprecisioni non è solo sua. Basta leggere alcuni precedenti post pubblicati sullo stesso blog del PdL casolano per rendersene conto. Lui, certamente più di altri, a quanto pare, ha invece una spiccata propensione all’imprecisione. E non è un giudizio, è un fatto. Evidentemente anche lui – per parafrasare una sua precedente affermazione – "di sicuro ha ancora molto da imparare".

PRIMARIE PD DOMENICA 25 OTTOBRE: SCEGLI IL TUO SEGRETARIO.

Il Partito Democratico di Casola Valsenio vi invita a partecipare numerosi alle elezioni primarie che - nella giornata di domenica 25 ottobre - decreteranno il segretario nazionale e il segretario regionale del PD. Vogliamo dimostrare che il nostro partito è presente, attivo, e si può presentare agli elettori come una credibile alternativa di Governo. Lo si fa solamente rafforzando il forte ruolo democratico dei partiti, e questa giornata ne è la testimonianza tangibile. Aiutaci anche te a sfruttarla.
Il seggio, che sarà allestito nel centro polivalente "Vecchi Magazzini", resterà aperto dalle ore 7 alle ore 20 di domenica 25 ottobre.
Partecipate numerosi!!!
Già nella serata di domenica 25 ottobre in questo sito troverete i risultati delle primarie di Casola Valsenio.

E a dicembre parte il ponte dei miracoli


di Antonello Caporale

E' indiscutibilmente un Ponte dei miracoli.
E' la prima opera al mondo che parte senza un progetto esecutivo. E' il primo appalto che viene aggiudicato a un costo già ufficialmente inferiore di quasi la metà di quello che presumibilmente servirà. E' il primo ponte che, ipotizzato anche come struttura di servizio ferroviario, potrebbe in teoria essere realizzato prevedendo - per motivi di sicurezza - il transito delle sole auto. E' anche il primo ponte sul mare che, ideato per evitare le navi, alla fine (forse) le consegnerà a imperitura gloria.
Il Ponte sullo Stretto di Messina è l'uno e il suo opposto. E benché i problemi siano molti, forse troppi, i soldi pochi, forse troppo pochi, quel che s'è deciso si farà. Nonostante proteste e assemblee, petizioni e denunce. Nonostante il solo WWF abbia depositato un mare di carta e di obiezioni: documenti, foto, analisi, perizie giurate.
A Natale, esattamente il 23 dicembre, la posa della prima pietra. Tra sei anni il taglio del nastro.
La prima pietra sarà posta almeno sette mesi prima, a voler essere ottimisti, di quanto il General Contractor Eurolink (capogruppo Impregilo) dimostrerà fattibile e possibile. Il viceministro per le Infrastrutture Castelli, infatti nell'ottobre dello scorso anno, precisò: "Il progetto sarà presentato entro il 2010". Si lavorerà, da qui ad allora, a vista, o meglio, si farà come le grandi trasmissioni tv nell'ora del massimo ascolto: prima la pubblicità. Il carosello pubblicitario, l'intervallo scacciapensieri, sarà costituito da operette propedeutiche, per esempio una bretella ferroviaria di due chilometri. Si inizieranno i lavori a terra senza conoscere con esattezza le difficoltà in mare.
Il governo - super ottimista - sul punto non prevede imprevisti: sarà Ponte e sarà a campata unica.
E' vero, ma sembra un dato trascurabile, che nel mondo l'obiettivo non sempre è stato raggiunto.
In Giappone l'Akashi Kaiyko di Kobe, costruito in dieci anni (da noi si prevedono settanta mesi) e costato all'epoca (1988-1998) diecimila miliardi di lire, ha luce libera della campata principale di soli 1991 metri contro i 3300 del nostro e nonostante le dimensioni ridotte, in corso d'opera è stato ritenuto improponibile far passare i treni.
Senza i treni il Ponte di Messina perderebbe una voce di autofinanziamento decisiva al piano dei ricavi. I treni ancora in mare causerebbero il forfait di Ferrovie dello Stato, e la riduzione dei ricavi ridurrebbe l'appetibilità dei privati a sostenerne i costi. Senza dire quale prezzo dovrebbero pagare gli automobilisti. E' tutto chiaro? Tutto chiaro. Che si fa? Boh.
Il Ponte è stato valutato il 12 ottobre 2005 dal gruppo di imprese che si è aggiudicato l'appalto tre miliardi e novecento milioni di euro, con un maxi ribasso d'asta di 500 milioni. Due anni dopo, nel luglio del 2007 il servizio studi della Camera "attualizza" il costo e lo ritiene non stimabile al di sotto di 6 miliardi e 100 milioni di euro. Due anni soltanto, due miliardi in più. Infatti, e siamo a luglio 2008 nel documento di programmazione economica (allegato Infrastrutture) a pagina 106 si legge che "si deve effettuare una vera due diligence per verificare le necessarie rivisitazioni alla Convenzione, la rilettura dei valori dell'offerta". Ci vogliono soldi, e molti di più.
E pure se ci fossero tutti, ci sarebbe da perdere il sonno sulla faglia, causa del terremoto del 1908 (magnitudo Richter 7.1) indicata come una spaccatura di circa 40 chilometri di lunghezza, sepolta sotto tremila metri di sedimenti all'interno di una zona crostale tra le più dinamiche del mondo.
Anche qui uno sforzo creativo ha sopperito, almeno finora, al dilemma geologico. Secondo Remo Calzona, ex coordinatore del gruppo che doveva valutare scientificamente la fattibilità dell'opera, l’ indicazione della faglia su cui dovrebbe giacere uno dei piloni, visibile nel progetto del 1992, è invece scomparsa nel progetto del 2002. Si sarà trattato di una svista in copisteria. Anche la faglia, scommettiamo?, sarà domata.
Intanto partono i lavori, e con tutte le buone intenzioni. Poi, e facciamo corna, si vedrà.

(18 ottobre 2009)

martedì 20 ottobre 2009

Le mille facce di Berlusconi...Sicuramente lo statista più divertente degli ultimi 150 anni

Proposte del PDNon abbiamo elementi per giudicare se Berlusconi sia stato effettivamente il migliore statista degli ultimi 150 anni – come da sua stessa ammissione – ma possiamo riconoscere che sicuramente è il più divertente. E a forza di ridere si finisce a piangere.
Sono passati solo 6 anni (e non un secolo e mezzo!) da quando andava dicendo entusiasta:Ora, con questa riforma, il mercato del lavoro in Italia è tra i più flessibili in Europa”, riferendosi al maxi-decreto che riformava il mercato del lavoro in Italia.
Celebre poi rimase il suo show a Wall-Street, dove, fra i soliti distinguo di etica morale (“da noi gli imprenditori sono sulle copertine dei giornali dove sfoggiano belle signore”), e una esaltazione sfrenata al modello americano (“siamo i più americani di tutta Europa”), gongolava sulla riforma del lavoro da lui varata (“abbiamo trasformato un mercato del lavoro rigido, nel mercato del lavoro più flessibile in Europa”).
Arriviamo ad oggi quando – chiamato ad esprimersi sulle dichiarazioni del “compagno” Tremonti – ha affermato che “Per noi, come dimostrano i provvedimenti presi in questi mesi a tutela dell'occupazione, è del tutto evidente che il posto fisso è un valore e non un disvalore”.
Chissà cosa ne pensano in merito gli adulatori della liberaldemocrazia??? Non gli resta che piangere...
Scriveva invece il Partito Democratico - appena un anno fa - nelle pagine del programma elettorale "Contro la precarietà del lavoro, l’idea è quella di attuare la sperimentazione di un compenso minimo legale con 1000, 1100 euro mensili per i collaboratori economicamente dipendenti, l’allungamento del periodo di prova, l’incentivazione dell’apprendistato, forti incentivi a chi assume a tempo indeterminato, durata massima di 2 anni per contratti atipici, l’estensione delle tutele fondamentali a tutti i lavoratori. Deve essere garantita, inoltre, la continuità dell’occupazione facendo della formazione permanente un nuovo diritto di cittadinanza, con la tutela del reddito in caso di disoccupazione e con un sistema efficiente di servizi per il reimpiego."

ELEZIONI PRIMARIE PD: LE LISTE NAZIONALI DELLA PROVINCIA DI RAVENNA

Sono uscite le liste nazionali che appoggiano i tre candidati alla segreteria nazionale e che - sulla base della ripartizione dei voti ottenuti in ciascun collegio Provinciale o comprensoriale - andranno a formare l'assemblea nazionale del Partito Democratico. Riportiamo le liste della Provincia di Ravenna, riferite quindi anche al nostro seggio di Casola Valsenio.
CON BERSANI 09
SANGIORGI SIMONA
ERRANI VASCO
REINA GIULIA
PAGANI ALBERTO
FIORINI ALESSANDRA
CASADIO MATTEO
FACCHINI MARIA GIOVANNA
COFFARI LUCA

DEMOCRATICI CON DARIO FRANCESCHINI
VALENTI PAOLO
BALDUCCI LAURA
GUALANDI ROBERTO
DE ANGELI ALESSANDRA
DONATI ALBERTO
GHIRARDELLI CINZIA
MONTI CARLO
BACCARINI MONICA

PER MARINO SEGRETARIO
MARESCOTTI IVANO
FAGNOCCHI SERENA
ZALAMBANI GILLES
RICCA DOROTEA
BARAVELLI ANDREA
CONTADINI VALENTINA

CON DEBORA SERRACCHIANI SEMPLICEMENTE DEMOCRATICI PER FRANCESCHINI
TAMPIERI MARIA GRAZIA
ALBERTINI GIULIO
MONGARDI DONATELLA
PENAZZI CARLO
MARANI FIORENZA
MARTELLI RAFFAELE

lunedì 19 ottobre 2009

La fiducia nel Governo Berlusconi, ai Ministri e nei principali partiti italiani



Sondaggio pubblicato il 15 ottobre 2009 sul sito www.repubblica.it.
Autore: IPR Marketing

Tremonti mette in soffitta la politica liberale…e rispolvera lo stato sociale e il posto fisso di lavoro.


I tempi dell'elogio della mobilità e dell'esempio americano sono passati. Anche il ministro Tremonti torna a elogiare il posto fisso, al punto da individuarlo come "la base della stabilità sociale". Il ministro dell'Economia ha espresso la sua tesi a Milano, al convegno promosso dalla Bpm sulla partecipazione dei lavoratori all'azionariato delle imprese. Al convegno erano presenti anche i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil. "Non credo - ha detto il ministro - che la mobilità sia di per sè un valore. Per una struttura sociale come la nostra, il posto fisso è la base su cui costruire una famiglia. La stabilità del lavoro è alla base della stabilità sociale". Tremonti ha poi analizzato le diverse strutture di welfare elencando le criticità del modello statunitense: "Un conto è avere un posto di lavoro fisso o variabile in un contesto di welfare come quello europeo, un conto è avere uno stipendio senza sanità e servizi. Negli Stati Uniti i fondi pensione dipendono da Wall Street, e se le cose vanno male ti ritrovi a mangiare kit kat in una roulotte e neghi la scuola ai tuoi figli".
Quanto sono lontani i tempi di quando Berlusconi e i suoi fidi collaboratori sostenevano – in nome di uno stato leggero e non oppressivo- che il welfare era il male assoluto delle democrazie, e che sanità, istruzione e sicurezza dovevano passare alle regole del libero mercato, ed ancora che la flessibilità del lavoro era il futuro delle nostre generazioni. Ma non erano questi i liberali italiani? Che deridevano le nostre posizioni perchè vecchie, superate, da comunisti?

domenica 18 ottobre 2009

No al razzismo! E' questo il vero popolo delle libertà!!!

Erano in "200 mila", secondo gli organizzatori, i manifestanti che hanno invaso le strade della capitale per la manifestazione contro il razzismo. Un lungo corteo colorato, è questo il vero popolo delle libertà. "Come speravamo si tratta di una grande manifestazione: oggi il razzismo è parte della vita quotidiana di molti immigrati vogliamo dargli voce perchè si parla anche dei nostri diritti e del futuro dei nostri figli", ha detto Filippo Miraglia, responsabile immigrazione dell'Arci che è tra gli organizzatori della manifestazione. Secondo Miraglia sull'immigrazione "questo Governo va avanti raccontando bugie e ci riporta al passato". In testa al corteo, un grosso striscione del comitato 17 ottobre che dice 'No al razzismo, no al reato di clandestinità, no al pacchetto sicurezza'. Alla manifestazione hanno aderito molti sindacati, delegazioni dei partiti di sinistra e i comitati universitari dell'Onda di Roma. Il segretario della Cigl, Guglielmo Epifani, ha detto che "c'è troppo razzismo nei sotterranei della società: non c'è consapevolezza dei rischi che corre una società che ha paura del diverso e per questo siamo qui per chiedere al governo di cambiare politica", e ancora “si tratta di una iniziativa gioiosa e necessaria". Per il segretario del Partito Democratico, Dario Franceschini, la manifestazione nazionale contro il razzismo a Roma "è una bella prova di solidarietà e mobilitazione, segno che c'è una coscienza civile in questo Paese che reagisce contro ogni forma di razzismo".

Un restyling


di Luca Sofri
(giornalista, scrive su "Il Foglio", "l'Unità", "La Gazzetta dello Sport")

"Niente è più intollerabile in questo paese, intanto. Ogni giorno sposta l’asticella più su. Pensavo che la delegittimazione della Corte Costituzionale da parte del Presidente del Consiglio avesse segnato di fatto la fine della Repubblica come la conosciamo. Non per ragioni simboliche o di democrazia, ma banalmente formali: se abolisci il senso dell’organo che stabilisce cosa sia giusto e cosa sbagliato, abolisci il giusto e lo sbagliato. D’ora in poi lo decidi tu. Se abolisci chi decide cosa dica la Costituzione, abolisci la Costituzione. Poi magari il paese funzionerà lo stesso, ma è un altro sistema politico. Non è più la Repubblica fondata sulla Costituzione. Ok? Ve lo siete segnato? Adesso potete tornare alle vostre occupazioni.
Ah, no, scusate: dovevo finire. Ieri la tv del Presidente del Consiglio ha pedinato e filmato un giudice (Raimondo Mesiano - ndr) che aveva giudicato un’azienda del Presidente del Consiglio, e ha mandato in onda il filmato suggerendo sospetti e imbrogli sulla base del niente. E qualche giorno fa il presidente del Consiglio aveva annunciato pubblicamente “ne vedrete delle belle” sullo stesso giudice, anticipando gli articoli che un suo giornale avrebbe pubblicato a proposito di una cena privata del giudice. Non è più un paese civile. Ok? Ve lo siete segnato? Adesso scusatemi che anch’io ho la mia vita".

venerdì 16 ottobre 2009

Il fotovoltaico in 10 anni può soppiantare il nucleare


Come comunicato dal Sindaco, Nicola Iseppi, nella seduta consiliare del 29 luglio u.s., nella relazione che dava conto dei progetti avviati dalla Società "Senio Energia", sono iniziati in questi giorni i lavori di installazione dei pannelli fotovoltaici su 13 siti pubblici del Comune di Casola Valsenio.
E' il primo intervento di una serie di azioni che, in tempi brevi, consentirà di collocare Casola nel novero dei Comuni maggiormente impegnati nell'utilizzo delle energie rinnovabili e per affermare - anche a partire dalle scelte locali - un modello di sviluppo diverso e sostenibile.
Questa consapevolezza e questa sensibilità, purtroppo, non c'è a livello governativo dove invece si vogliono ripercorrere strade vecchie, come il ritorno al nucleare, con la riapertura di vecchie centrali o la creazione di nuove.
E' grave e preoccupante che nel nostro Paese manchi una strategia per l'utilizzo delle fonti energetiche rinnovabile, ed è ancor più grave che si annuncino o si compiano scelte che - addirittura! - disincentivino il loro utilizzo.
Nel 2011 scadrà il decreto che ha stabilito incentivi per gli impianti fotovoltaici (oggi 0,40 euro per kw prodotto) e si sa che il Governo ha tutte le intenzioni di ridurli del 20/30% almeno, proprio per far posto a sostegni per la futura elettricità nucleare.
Serve, invece, mantenere una adeguata politica di incentivi. Solo così il solare potrà proseguire la sua veloce crescita, passando - come rileva uno studio dell'Università di Padova - dagli attuali 1.000 megawatt a 7.000 nel 2015 e a 15.000 nel 2020, cioè il 7% di tutta l'elettricità italiana.
Detta in altro modo, si tratterebbe di una produzione paragonabile a quella che verrebbe dalle 4 centrali nucleari ipotizzare dal Governo. E ci arriveremmo in 10 anni, mentre le centrali, a essere ottimisti, non saranno pronte prima del 2025.
Ecco, questa è l'idea di società e di futuro che proponiamo noi. L'altra, che volge lo sguardo indietro, è quella che propone la destra.

Il nostro appello al voto, per Dario Franceschini e Mariangela Bastico


Il 25 ottobre p.v. decideremo con il nostro voto l’indirizzo politico ed il gruppo dirigente del Partito Democratico. Si realizza in questa data una tappa fondamentale del percorso avviato due anni fa con la costituzione del PD per creare un soggetto politico nuovo che realizzi l’alternativa democratica al Governo attuale. Il 25 Ottobre si verifica un avvenimento di grande portata.
A conclusione di un confronto tra candidati, tutti di grande valore, il popolo degli iscritti e dei simpatizzanti è chiamato a scegliere il Segretario nazionale e quello regionale con una prassi elettorale inconsueta nella tradizione dei Partiti Italiani.
Ogni votante potrà scegliere chi riterrà più idoneo a dirigere il progetto di Partito che vogliamo per una concreta prospettiva di rinnovamento della politica.
Il Partito Democratico deve essere una forza politica moderna ed ambiziosa, laica, che assuma il pluralismo come tratto identitario, che vada oltre le storie originarie di ciascuna componente che l’ha fondata per essere la casa comune dei riformisti.
Unire storie diverse e culture eterogenee non è sempre semplice, ma non si deve perdere di vista che proprio la valorizzazione della diversità è la ragione fondativa del PD e in questa identità da salvaguardare sta la sua forza.
Un Partito degli iscritti e delle iscritte , ma anche delle elettrici e degli elettori che usa lo strumento delle “primarie” per la scelta dei dirigenti e dei canditati alle cariche politiche e amministrative.
Sosteniamo le candidature di Dario Franceschini alla Segreteria Nazionale e di Mariangela Bastico alla Segreteria Regionale ritenendo che le loro storie personali, le capacità politiche dimostrate, le proposte di Partito che avanzano, siano garanzie per realizzare quello che auspichiamo.
Riteniamo che esistano le condizioni per la affermazione dei candidati che sosteniamo e della linea politica ed organizzativa da loro proposta.
In questi giorni è in atto un forte confronto di idee tra i candidati alle Segreterie e nelle sedi dei circoli.
Questo confronto, oltre che essere l’unico vero dibattito politico costruttivo nel desolante panorama nazionale, determina anche un arricchimento della proposta programmatica del Partito Democratico.
I programmi dei candidati, non molto dissimili tra loro, sono tuttavia diversi nel delineare il profilo organizzativo del partito che deve realizzarli.
Per noi non sono ripercorribili esperienze organizzative passate, perché non colgono pienamente la cosiddetta mobilità di voto soprattutto presente nei giovani, né le Sezioni di un tempo sono più l’unico luogo in grado di leggere la complessa realtà socioeconomica e culturale dei territori. Per questo divengono importanti le chiamate ad esprimersi dei simpatizzanti oltre che degli iscritti per la scelta dei candidati e dei dirigenti di partito.
E non sono da ripetere nemmeno errori fatali nella scelta degli alleati con cui costruire l’alternativa di governo del Paese. Non più dunque coalizioni non omogenee e non convergenti sui programmi e sulle prospettive politiche, magari costruite solo come cartelli elettorali difficilmente componibili.
In Franceschini e Bastico, nelle loro tesi, troviamo questa consapevolezza.
Per questo invitiamo tutti a votarli, ma soprattutto invitiamo tutti ad essere partecipi e protagonisti per l’affermazione del PD ad ogni livello. Il 25 ottobre recatevi a votare nel SEGGIO alla Sala Spadolini (Vecchi Magazzini), via Fondazza.


Cordialmente.

Il Comitato casolano per Dario Franceschini
Giuliano Tozzola (portavoce), Stefania Monducci - Roberta Foschi - Leo Iseppi - Leo Sabbatani - Gianni Gentilini - Giancarlo Cantagalli - Roberto Rinaldi Ceroni - Paolo Visani - Andrea Benassi - Erica Tozzola - Giacomo Giacometti

giovedì 15 ottobre 2009

Innovazione: ecco perchè abbiamo scelto Pierluigi Bersani e Stefano Bonaccini.

"Crediamo che in questi due anni quello che più di ogni altra cosa è mancato al Partito Democratico sia stata la capacità, o meglio la volontà, di confrontarsi, formarsi, discutere per dar vita ad una sua idea di paese. Ovvio che ognuno di noi singolarmente ha la sua idea di come dovrebbe essere l’Italia, ma qual è l’idea del PD? Non può essere la somma delle nostre idee e nemmeno la somma delle idee dei partiti che l’hanno fondato.
Questa per noi è l’innovazione fondamentale che Bersani e Bonaccini porteranno al Partito Democratico: la costruzione di una visione alternativa di paese, chiara e definita, che si contrapponga a quella populistica e utilitaristica di questo centro destra e che sia in grado di mobilitare, creando intorno ad essa quel senso di appartenenza che, ad oggi, è difficile provare per il PD, perché l’Italia non ha più tempo.

Non ha più tempo un paese nel quale un deputato, nonché avvocato, difendendo il Presidente del Consiglio afferma che “la legge è uguale per tutti, ma non necessariamente la sua applicazione”. Non ha più tempo un paese in cui la scuola pubblica viene demolita, gli insegnanti umiliati e gli studenti massificati. Non ha più tempo un paese che affronta una questione complicata e piena di sfaccettature come l’immigrazione, a suon di ideologici respingimenti. Non ha più tempo un paese che non ha memoria storica sia nel breve, i politici sono legittimati a smentire ogni castroneria detta due minuti prima per affermare il contrario, se gli conviene, sia nel lungo periodo, sono continui e aggressivi i tentativi di revisionismo storico della Resistenza e dell'Italia repubblicana.Il nostro paese non ha più tempo e ne ha ancora meno il nostro partito se vuole dimostrare che un’idea diversa di società più laica, più inclusiva, più giusta e più equamente ricca esiste.

E’ per far sì che il Partito Democratico incarni e rappresenti questa società che abbiamo scelto di appoggiare la candidatura di Pierluigi Bersani e Stefano Bonaccini e che ci impegneremo in queste settimane per sostenerli, sempre nella ferma convinzione che dal 26 Ottobre, chiunque sia segretario, il PD sarà il partito di tutti."

Federica Degli Esposti, 22 anni studentessa e Segretario Provinciale Giovani Democratici Ravenna
Roberto Pasi, 22 anni studente e Segretario Giovani Democratici Faenza
Carlo Samorì, 26 anni impiegato
Alex Mirandola, 28 anni analista programmatore
Ilaria Visani, 23 anni laureata in Scienze Biologiche, studente di Ecologia
Riccardo Isola, 32 anni giornalista
Agnese Albonetti, 26 anni impiegata
Alan Rinaldi, 26 anni agente immobiliare
Federica Marano, 30 anni impiegata
Antonio Bandini, 32 anni progettista
Luca Monduzzi, 31 anni odontotecnico
Francesco Tambini, 32 assicuratore
Giovanna Martorano, 26 anni imprenditrice
Marco Biondi, 23 anni studente di Fisioterapia
Nicola Degli Esposti, 20 anni studente di Storia
Marcello Cristofori, 26 anni laureando in Economia
Laura Lombardi, 19 anni studentessa
Gianluca Spiteri, 26 anni studente di Medicina
Matteo Mogardi, 19 anni studente di Scienze Diplomatiche e consigliere comunale CasolaValsenio
Luca Della Godenza, 20 anni studente di Ingegneria e consigliere comunale Castel Bolognese
Francesca Merlini, 20 anni studentessa di Scienze Politiche
Laura Casadio, 25 anni studentessa
Elettra Merlini, 19 anni studentessa
Marco Unibosi, 20 anni studente
Nicola Iseppi, 32 anni Sindaco di Casola Valsenio
Cecilia Sabbatani, 19 anni studentessa
Giulia Grementieri, 18 anni studentessa
Valentina Sagrini, 27 anni studentessa
Massimo Barzaglia, 31 anni ingegnere e segretario PD Casola Valsenio
Riccardo Rivalta, 28 anni impiegato
Filippo Rivata, 25 anni ingegnere e studente
Alessia Conti,19 anni studentessa
Katia Malavolti, 28 insegnante e assessore Castel Bolognese
Damiano Giacometti, 25 studente e assessore Castel Bolognese
Stefano Neri, 23 anni barman e consigliere comunale Castel Bolognese
Laura Zeffiri, 19 anni studentessa
Francesca Berardi, 23 anni studentessa
Simone Assirelli, 21 anni perito elettronico
Damiano Ventura, 20 anni studente

I giovani non possono continuare a scrivere a matita il loro futuro


Martedì 20 ottobre 2009, alle ore 14,30 la sala consiliare "Enrico De Giovanni", nel Municipio di Faenza, ospiterà un incontro di giovani amministratori emiliano-romagnoli del PD.
Interverranno giovani amministratori del territorio regionale insieme a Stefano Mazzetti, Sindaco di Sasso Marconi e Luca De Tollis, candidato Sindaco PD alle primarie del Comune di Faenza.
Le conclusioni del dibattito sono affidate a Vasco Errani, Presidente della Regione Emilia-Romagna e a Stefano Bonaccini, candidato a Segretario regionale del PD per la mozione Bersani nelle elezioni del 25 ottobre 2009.

mercoledì 14 ottobre 2009

...ma il voto contrario resta!


Il capogruppo PdL/Lega Nord/UdC/Indipendenti si lamenta dell' "informazione fatta circolare dalla sinistra casolana per far apparire la posizione del Gruppo di minoranza come contraria all’ampliamento del cimitero di Baffadi".
Non si vuole fare apparire proprio nulla: è proprio così, il gruppo della minoranza di destra ha votato contro la contrazione del mutuo che finanzia l'ampliamento del cimitero di Baffadi.
Servono a poco i soliti, pomposi, stucchevoli giri di parole: un voto contrario è un voto contrario, perchè giustificarsi? Chi condivide una scelta la vota e chi vi si oppone vota contro. In democrazia va così. O no?

Il 25 ottobre, si vota nel seggio allestito nella sala "I Vecchi Magazzini" in Via Fondazza, che resterà aperto dalle ore 7.00 alle ore 20.00.
Per saperne di più e per trovare qualche utile informazione, leggi qui.

lunedì 12 ottobre 2009

16 ottobre, su Youdem confronto tra i candidati a Segretario nazionale


In vista delle elezioni primarie di domenica 25 ottobre, il 16 ottobre 2009, su Youdem.tv, la televisione del Partito Democratico, andrà in onda il confronto tra i candidati a Segretario nazionale del PD: Pierluigi Bersani, Dario Franceschini e Ignazio Marino.

L'appuntamento è per le ore 15.00. La replica verrà trasmessa alle ore 21.00.
Youdem è visibile sul canale 813 della piattaforma Sky.

L'apprezzamento del PD casolano per il lavoro della Pro Loco


Il Segretario del PD casolano, Massimo Barzaglia, ha indirizzato alla Pro Loco di Casola Valsenio, questa lettera aperta:

"Abbiamo appreso, pubblicato nell’ultimo numero del periodico casolano "Lo Spekkietto", il bilancio di gestione della Pro Loco di Casola Valsenio a firma di Laura Visani, segretaria dell’associazione.
Cogliamo l’occasione per esprimere pubblicamente il nostro pieno e totale apprezzamento all’operato della Pro-loco di Casola Valsenio, che negli ultimi anni ha lavorato con impegno, cura e dedizione alla valorizzazione dell’attività turistica del nostro paese. Crediamo che i successi dell’attuale gestione siano da imputare soprattutto alle ottime idee che hanno permesso – con dinamismo e modernità – nuovo slancio alle due manifestazioni “storiche” del nostro Comune, ossia la Festa di primavera e il Mercatino serale delle erbe. La sfilata notturna dei carri allegorici ha permesso maggiore visiblità e nuovo protagonismo a quel patrimonio di idee, di comunicazione e di arte rappresentato dai carri stessi. Senza dimenticare che, valorizzando la festa e i carri allegorici, viene reso merito a quel cospicuo numero di giovani che ogni anno lavorano duramente, garantendo un elevato livello artistico dei carri e una lodevole pluralità comunicativa. Il Mercatino delle erbe poi, presentato quest’anno con una nuova ed inedita veste, ha generato curiosità, attenzione ed apprezzamento dalla totalità dei partecipanti. Rinnovato nella geometria degli spazi e nell’offerta culturale e di intrattenimento, ha permesso agli esercenti e commercianti del nostro paese di contribuire con maggiore incisività e varietà di idee all’offerta gastronomica. Cogliamo l’occasione per augurare pubblicamente alla Pro-loco nuovi e stimolanti successi, consapevoli che questa associazione rappresenta un patrimonio comune per tutta Casola Valsenio, soprattutto per i commercianti e gli agricoltori, che – durante le manifestazioni promosse della Pro Loco - possono trovare sbocchi di visibilità e di scambio per le loro produzioni."

domenica 11 ottobre 2009

Lodo Alfano, italiani d'accordo con Consulta. E Brunetta si smarca da Berlusconi...


La maggioranza degli italiani è d'accordo con la sentenza della Corte costituzionale di togliere al premier Silvio Berlusconi l'immunità dai processi penali, ma solo una minoranza vuole la fine del governo ed elezioni anticipate. E' quanto emerge da due sondaggi pubblicati oggi.
Secondo il sondaggio di Ipr Marketing per Repubblica, il 59% degli italiani plaude alla decisione della corte di dichiarare incostituzionale il Lodo Alfano e due terzi degli intervistati ritengono che la Consulta sia imparziale, nonostante le accuse del premier di essere composta da "giudici di sinistra".
Inoltre, il 72% pensa che anche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, sia imparziale e sei su dieci pensano che Berlusconi abbia reagito male alla sentenza.
Ma soltanto un quarto degli intervistati è favorevole alla fine anticipata della legislatura e del governo Berlusconi, che dovrebbe terminare nel 2013.
In un altro sondaggio, quello di Ispo per il Corriere della Sera, il 72% si è detto in disaccordo con la legge sulla sospensione dei processi.
La popolarità di Berlusconi rimane poco sotto il 50% (un sondaggio Ispo, per il Corriere della Sera, lo dà al 45%), una percentuale stabile negli ultimi mesi, dopo che l'annuncio della moglie di volere il divorzio e lo scandalo a sfondo sessuale ha fatto calare il sostegno tra i cattolici e le donne.
Nel frattempo il ministro Brunetta ha preso le distanze da Silvio Berlusconi, dichiarando "se uno è democratico, accetta che il Presidente della Repubblica diventi il presidente di tutti gli italiani, e per me lo è". E ancora "Giorgio Napolitano è il mio presidente". Voleva forse dire, in altre parole, che il presidente Berlusconi non accetta le regole della democrazia???

Anche la Polonia firma il Trattato di Lisbona


E’ stata una settimana decisiva per gli assetti istituzionali dell’Unione Europea. Dopo l’Irlanda, anche la Polonia ha ratificato il Trattato di Lisbona.
Il presidente polacco Lech Kaczynski ha firmato sabato 10 ottobre - in una cerimonia a Varsavia - il Trattato di Lisbona, ultimando così il processo di ratifica del documento europeo da parte della Polonia.
Manca ancora la ratifica da parte della Repubblica Ceca, il passo più difficile verso un'Unione Europea rinnovata grazie al trattato che prevede tra l'altro l'istituzione di un presidente permanente del Consiglio dei Ministri UE, un nuovo sistema di votazione all'interno dell'organo, e maggiori poteri al Parlamento europeo. Il presidente di turno dell'UE, il premier svedese Frederik Reinfeldt, si è augurato l'entrata in vigore del trattato prima della fine dell'anno.

venerdì 9 ottobre 2009