mercoledì 30 novembre 2016

Legge di bilancio 2017: tasse e fiscalità

Nel Decreto Fiscale avevamo già cancellato Equitalia (per non avere più un fisco vessatorio), acquisito 2 miliardi dall’adesione alla voluntary disclosure con una platea ampliata, detto addio agli studi di settore.

Nella legge di bilancio:
  • Rinvio al 2018 degli aumenti IVA introdotti dalla legge di stabilità 2015  - cd. clausola di salvaguardia - con la contestuale eliminazione degli aumenti di accise introdotti dalla legge di stabilità 2014 con riferimento al 2017 e 2018. Da tali misure il Governo stima che derivi una riduzione della pressione fiscale per 15.133 milioni di euro nel 2017.
  • Riduzione dei contributi previdenziali per le Partite Iva: dal 27% al 25%.

  • Introduzione del principio di cassa ai fini della tassazione dei redditi delle imprese minori assoggettate a contabilità semplificata.

  • Esenzione da Irpef, per il triennio 2017-2019, dei redditi dominicali e agrari relativi ai terreni dichiarati da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola. 

  • Introduzione di una imposta sostitutiva forfettaria sui redditi prodotti all’estero in favore delle persone fisiche che trasferiscono la residenza fiscale in Italia.
  •  Riduzione del Canone RAI a 90 euro.
  • Dopo 150 anni è stata cancellata la tassa sul sale, introdotta con l’unità d’Italia.
  • Introdotto un regime fiscale agevolato per la finanza etica. 
Politica fiscale per competitività e sviluppo
  • Introduzione dell’imposta sul reddito d’impresa - IRI, rivolta agli imprenditori individuali ed alle società in nome collettivo ed in accomandita semplice in regime di contabilità ordinaria, previa opzione in tal senso. Si calcola sugli utili trattenuti presso l’impresa mediante applicazione dell’aliquota unica IRES al 24 per cento.
  • Esteso al 2017 il super-ammortamento degli investimenti al 140% e introdotto un iper-ammortamento del 250% per beni materiali e immateriali di alto contenuto tecnologico.
  • 3,5 miliardi in tre anni per l’estensione, fino al 31 dicembre 2020, per gli investimenti ammessi al credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo, con elevazione al 50 % della misura dell’agevolazione ed innalzamento da 5 a 20 milioni di euro dell’importo massimo annuale riconosciuto a ciascun beneficiario
  • Esenzione fiscale per i redditi di capitale e i redditi diversi percepiti da persone fisiche derivanti dagli investimenti effettuati in piani di risparmio a lungo termine (c.d. PIR), a specifiche condizioni, tra cui l’obbligo di investire nel capitale di imprese italiane e europee, con una riserva per le PMI.

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